mercoledì 28 gennaio 2009

Percorsi


Uno pensa di essere ormai abituato. Avere una certa età comporta anche avere esperienza della vita, della propria almeno, sapere come funziona, come si va avanti, come si retrocede, a cosa non fare la bocca e cosa invece aspettarsi.

Sembrerebbe semplice, ma non è così. Perchè il passato sta tutto dietro di noi, e il futuro davanti, e non lo conosciamo. Diceva Tolkien in una delle poesie, o canzoni, de "Il Signore degli Anelli" che "la strada" parte proprio dall'uscio di casa tua. E sembra una cosa buffa, ma è così: la mia strada parte proprio dalla porta della mia casa, ovvero comincia nel momento in cui io decido di uscire, di muovermi, di mettermi a camminare. Finchè rimarrò accanto al camino potrò, è vero, ricordare le strade già percorse, ma non farò nemmeno un passo dal mio presente verso il mio futuro. Ma appena esco dalla mia porta, appena muovo i miei primi passi, ecco, la strada subito scorre via, veloce, misteriosa, piena di deviazioni, di curve, di salite, di discese, di incontri con cose, persone, eventi, imprevedibili, impensabili.
E allora la sorpresa è la norma, se ci mettiamo ad osservare lo scorrere della strada, la meraviglia è la compagna, se ci guardiamo accanto. E il rumore dei nostri passi musica, tempo.

E' incredibile, ma ancora una volta sono a misurarmi con questa meraviglia, con questa sorpresa, con questa musica.
Ancora una volta mi vedo preso alla sprovvista, che verrebbe quasi voglia di dire: "e adesso?".
Ancora una volta, dietro una curva, ecco, ciò che non sapevi, cio' che non ti aspettavi, e ti domandi cosa c'entri questo con la curva che hai fatto un momento prima, o la curva prima ancora, o quella deviazione che hai fatto, quel percorso secondario che hai scelto....

Penso che chi mi conosce, chi vive vicino a me questi giorni, sa di cosa sto parlando. Più difficile spiegare, cercare di far capire. Sarebbe come cercare di spiegare l'emozione davanti ad un tramonto, o i colori dell'alba, quella di oggi, oppure un panorama che ti appare improvviso dietro ad una curva della tua strada....
E certo puoi continuare a dire che "il caso" (come diciamo noi della Contea) ha costruito questo momento, e che un attimo prima o un attimo dopo non sarebbe stato uguale, e che i tuoi passi più svelti o più calmi avrebbero fatto la differenza, e che fermarti a bere a quella piccola fontana ti ha permesso di sentire la canzone dell'acqua, e che il riposo sotto ad un grande albero ti ha fatto ascoltare il vento tra le foglie. Puoi pensare che se tu non avessi avuto bisogno di un alloggio non avresti bussato a quella porta, e nessuno ti avrebbe aperto....

Oggi, giorno per ripensare alla strada. Giorno per ringraziare. Perchè davvero, piano piano si capisce, ogni giorno è un giorno per ringraziare.

6 commenti:

Eliduin ha detto...

Grazie, Brandy, di tenere viva la fiamma.
In questi giorni bui ed incerti serve avere i conformto che certe emozioni non sono solo nostre. E serve, soprattutto, che qualcuno ci ricordi che le abbiamo provate anche noi in un altro tempo e che quindi, ora, possiamo ancor chiudere gli occhi e lasciarci cullare da quelle...

If You Wanna Make The World A Better Place
Take A Look At Yourself And Then Make A Change
(Michael Jackson, Man in the Mirror)

Brandy ha detto...

Cara Eli, che vuoi che sia smarrirsi, se in fondo non sappiamo davvero quale sia la strada?
E' molto più importante sapere che non stiamo camminando da soli, qualunque sia il luogo al quale supponiamo di essere diretti....

Un abbraccio grande a te!

Anonimo ha detto...

Penso che quale sia la nostra strada è qualcosa che spesso scopriamo a posteriori.

Eliduin ha detto...

Scusssssi, una curiosità...
il bellissimo ponte dela foto...dove si localizza materialmente?

Brandy ha detto...

Si materializza a 20 min di macchina dalla tua magione....
Foto scattata dal viale di accesso al parco delle cascine di tavola, verso il golf club.
Mi piace un sacco, e poi mi ricorda (ma me lo ricorda soltanto) il ponte nel film "L'ultimo dei Mohicani", che se non l'hai visto ti conviene rimediare.

Anonimo ha detto...

Magari la usiamo per il quarto racconto...