giovedì 19 febbraio 2009

Te lo dico io!



Un amico aveva (ma l'avrà ancora, certamente, solo che adesso è tanto che non lo vedo) la rara capacità di meravigliarmi, di metter lì due parole e stupirmi... come quando in un discorso, per spiegarmi un ambiente che lui immaginava, scrisse "...di che musica suona l'aria!..." e io pensai che era una bellissima frase, che descriveva davvero un luogo, l'atmosfera... di che musica suona l'aria.... come dev'esser bello, pensavo, un luogo dove l'aria stessa è musica, dove l'armonia avvolge le cose e le persone, e la luce risuona... Ho sempre invidiato questa capacità di cogliere questa bellezza nel mondo che ci circonda... invidiato... vabbe', via... il fatto è che a me piacciono le parole messe in fila che poi hanno un senso che non è dato solo dalla somma del valore delle singole parole, non so se mi spiego...

Pochi giorni fa, invece, un altro amico mi ha fatto sentire una canzone scritta da lui. Per una volta mi sono sforzato di capire subito il testo inglese (ah, sudore!) e una frase mi ha lasciato di sasso:

"Oh Lord, you touch me deep within
more than sorrow"

... che, secondo il mio antico inglese, dovrebbe significare:
"Oh Signore, tu mi tocchi così profondamente, così intensamente, più di quanto possa fare ogni dolore" ... anche se so che non è questa la traduzione letterale, penso sia questo il significato vero.

E ancora una volta mi meraviglio per questa sintesi così semplice, per questo tocco della grazia di Dio che permette di comprendere questa magnifica verità: l'amore di Dio è più forte di ogni dolore, di ogni sofferenza, di ogni solitudine. Per quanto ci possa sembrare che le nostre sofferenze siano profonde, acute, insopportabili, inestirpabili, l'amore di Dio scende sotto alle radici del dolore, del male, e le brucia, le distrugge, e ci restituisce alla vita, alla gioia, alla speranza.

Beh, non voglio tirarla di lungo, non voglio dare lezioni, che proprio non è il caso, ma...
La meraviglia, ancora una volta.
La persona che ha scritto questa frase mi ha dichiarato più volte di non saper scrivere.
Sempre la stessa persona mi ha detto che la sua fede non è mai stata provata dal dolore.

E allora io mi chiedo: com'è possibile? Sinceramente, vedo una sola possibilità.... Voi che mi leggete, se ci siete ancora, cosa ne pensate? Io sono veramente confuso....

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei aiutarti a capire amico mio !!! Ma neppure io posso !!!! Forse come hai ben detto tu, si tratta solo di un regalo del Signore che ha voluto parlare attraverso chi è cieco e non capisce ancora dove sia la strada. Già, chi è cieco viene guidato da qualcuno che lui crede di conoscere, ma in realtà non saprà mai fino in fondo come sia questa persona.
Credo valga la stessa cosa in questo caso...crediamo di sapere chi ci guida...intanto abbandoniamoci al suo amorevole braccio e lasciamoci accompagnare...senza troppi perchè...e soprattutto ringraziamo sempre, ogni giorno colui che ci guida.
Everyday is a day of thanksgiving...because He walks beside me all the way and He guide my footsteps everyday...and that's why I'm never alone.
Ecco perchè You touch me deep within more than sorrow. Un abbraccio di cuore da un pessimo scrittore.

Brandy ha detto...

Caro amico, come vedi ci ho messo un po' di tempo a decidermi a rispondere, e i motivi sono davvero diversi.
L'argomento, non semplice.
Il rispetto per te.
Il bisogno, comunque, di accogliere questa tua proposta di lettura - e ti ringrazio di aver risposto - e di non lasciarla ad ammuffire in quest'angolo.

E' evidente che ognuno di noi è quello che è, con pregi, difetti, esteriorità ed interiorità non sempre sintonizzate....
Penso, proprio per questo, che sarebbe una buona ginnastica accogliersi, piano piano, accettarsi, guardarsi in faccia. Smettere di considerare solo le cose che ci piacciono di noi, o che ci sembrano più adatte alla nostra persona, al nostro modo di vivere. CErcare di guardare dall'esterno alla nostra vita e scoprirne vie e canali, arterie e vene.
Perchè nessuno prenderà mai il nostro posto nella vita, nel mondo. Se noi non facciamo cio' che tocca a noi fare, nessuno lo fara'.
Vedi, io ho cominciato tardi con questo blog, ho 56 anni e i blog sono roba da ragazzi, gente sveglia....ma che vuoi, avevo alcune cose da dire, e ho dovuto rovare il modo di dirle. Non perchè siano particolarmente importanti, ma solo perchè nessuno le avrebbe dette al posto mio. Tutto qui.
Ti prego, amico mio, non avere paura!
e... fatti sentire, ogni tanto!

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny